- Firenze
Legato profondamente alla sua città natale, Firenze, provato dall'esilio, del quale rivendicò la dignità, Dante Alighieri fu maestro di rigore morale e passione politica. Nacque nel 1265 da una famiglia della piccola nobiltà e nel 1300 ricoprì la carica di priore. Inaspritosi lo scontro armato tra Bianchi e Neri, il successo di questi ultimi determinò per Dante l'esilio, dal 1302 fino alla morte, nel 1321.
- Beatrice
Comunemente identificata con la figlia di Folco Portinari, a Beatrice sono dedicate le rime d'amore composte nella seconda metà degli anni Ottanta. Dopo la morte della donna, avvenuta nel 1290, Dante composte la Vita Nova in sua lode.
- L'esilio tra sofferenza e osservazione
Dante soffrì l'esilio, considerando ingiusta la sua pena e non potendo condividerla con gli altri esuli bianchi, da lui reputati troppo violenti. Al tempo stesso, però, i continui viaggi nei comuni centro-settentrionali e presso le corti di amici contribuirono a dagli una visione complessiva della penisola italiana e della situazione politica del tempo. In questo periodo compose le grandi opere in prosa, come il De vulgari eloquentia, il Convivio, il De Monarchia, e portò a termine la Divina Commedia.
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