- Rinascita sumerica
L'incapacità dei Gutei nel gestire il ricco patrimonio conquistato provocò un malcontento nelle popolazioni sumere, che riuscirono a respingere gli invasori (2120 a.C. ca.) grazie a Uruk Utukhegal, re di Ur. Dopo appena un secolo, però, il Sumer fu stritolato dall'attacco degli Amorrei, di cui Babilonia divenne la capitale. Due secoli più tardi Hammurabi, sesto re di Babilonia, riuscì ad unificare tutti i territori della Bassa Mesopotamia e la città siriana di Mari.
- Hammurabi: il primo Impero
Il regno di Hammurabi durò dal 1792 al 1750 a.C. Dopo aver unificato i territori della Bassa Mesopotamia, si rivolse verso le città dell'Alta Mesopotamia, entrando in conflitto con Assiri ed Elamiti, che pur rimanendo indipendenti si videro limitati dalla potenza del sovrano. A questo momento risale il codice di Hammurabi, basato sulla legge del taglione, che stabiliva una serie di reati e di pene corrispondenti. Grazie a questo codice, è stato possibile risalire alla stratificazione sociale e ai rapporti di potere creatisi dopo la rivoluzione urbana, in quanto emerge che il codice non applica la legge in maniera uguale a tutti i cittadini.
- Stratificazione sociale
Il codice di Hammurabi distingue tra uomini liberi, uomini semiliberi, e schiavi. Alla prima classe appartenevano i nobili, i proprietari terrieri, e tutti coloro che esercitavano un'attività considerata di un certo prestigio. Erano semiliberi, invece, coloro che prestavano la propria attività ad un signore in cambio di protezione. Gli schiavi, infine, erano per lo più braccianti nelle terre dei nobili e del sovrano, e potevano essere liberati.
- Il collasso e la rinascita
All'inizio del XVI secolo a.C., l'Impero babilonese collassò sotto i colpi degli Ittiti e dei Cassiti e, nel 1146 a.C., fu conquistato dagli Assiri, che unificarono tutta l'area alto-mesopotamica sotto il proprio controllo. Dopo la morte del re assiro Assurbanipal (627 a.C.), i Babilonesi si allearono con i Medi, distrussero Ninive nel 612 a.C. e, tre anni dopo, spartirono con essi ciò che restava dell'Impero assiro.
- Nabucodonosor II
Dal 605 al 562 a.C. regnò incontrastato Nabucodonosor II, che aveva sconfitto gli Egizi nella battaglia di Carchemish, segnando l'inizio del secondo Impero di Babilonia.
- Gerusalemme
Durissima la repressione della rivolta (597 a.C.) del regno di Giuda, con capitale Gerusalemme, che si opponeva alla riduzione a stato vassallo di Babilonia: i nobili ebrei furono deportati a Babilonia e Gerusalemme cinta d'assedio. Nel 587 a.C. il Regno di Giuda collassò definitivamente, il tempio di Salomone fu distrutto e la popolazione deportata in massa.
- Opere pubbliche
Nabucodonosor II riuscì a ricostruire un grande impero, i cui territori comprendevano tutta la Mesopotamia, la Siria e la Palestina. Le conquiste servirono anche per finanziare spettacolari opere pubbliche, come la porta di Ishtar lungo la cinta muraria o i giardini pensili di Babilonia. Inoltre, non bosogna dimenticare la costruzione delle ziggurat, i templi a gradoni tipici dell'area mesopotamica.
- La fine dell'Impero
I successori di Nabucodonosor non furono in grado di mantenere il regno, che cadde sotto i Persiani di Ciro II, detto il Grande, che riuscì a sfruttare il punto debole dell'Impero, cioè la lotta tra potere temporale e potere spirituale, tanto che la città di Babilonia gli fu consegnata dai suoi stessi sacerdoti. Il popolo ebraico fu liberato e gli fu consentito di ritornare in patria e ricostruire la città di Gerusalemme e il suo tempio (537 a.C.). Nella Bibbia, Ciro viene considerato un liberatore dopo gli anni dell'oppressione babilonese.
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