- L'unificazione dell'Impero
Il popolo semitico degli Assiri, organizzato e diviso in varie città-stato, rimase soggiogato dalla forza del re Hammurabi. Quando questo, però, cadde sotto i colpi degli Ittiti e dei Cassiti, all'inizio del XVI secolo a.C., gli Assiri cominciarono ad organizzarsi per costruire un regno unitario capace di controllare tutta l'area alto-mesopotamica. Tra il XIV e il XII/XI secolo a.C. si concluse la prima fase di unificazione e, parzialmente, di edificazione dell'Impero. Nel 1146 a.C. fu conquistato l'Impero Babilonese.
- Una macchina da guerra
Gli Assiri tornarono alla carica tra il X e il VII secolo a.C. quando, inglobati Mesopotamia, Siria, Israele e Fenicia, riuscirono a piegare anche l'Egitto, inserendo tutta la Mezzaluna fertile in un unico grande impero, governato dal re e da funzionari di sua nomina. I quei secoli fu messa in atto una potentissima macchina da guerra: un esercito organizzatissimo, efficiente e rapidissimo, grazie al ricorso di carri e arcieri a cavallo, e ciascuna conquista veniva accompagnata da stragi sanguinose e repressioni durissime.
- La fine del periodo d'oro
La morte del re Assurbanipal (627 a.C.) coincise con la fine del periodo d'oro degli Assiri. L'impero si disgregò velocemente a causa del tentativo di assirizzazione (introduzione di usi, costumi e lingua presso i popoli sottomessi con lo scopo di rendere più solido il tessuto sociale dell'Impero tramite l'appiattimento culturale) e dell'aggressività politico-militare. Medi e Babilonesi, alleatisi per l'occasione, attaccarono gli Assiri, distrussero Ninive nel 612 a.C. e, tre anni più tardi, si spartirono ciò che restava dell'Impero.
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