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La letteratura erudita dell'età imperiale

Gli studi linguistici nell'età imperiale, particolarmente fiorenti durante il II secolo d.C., si rivolgono soprattutto a un'attività di sistemazione in campo grammaticale, sintattico, prosodico, e metrico.
  1. La letteratura erudita, che annovera tra i suoi rappresentanti alcun personaggi di rilievo della Seconda Sofistica, come Favorino, Eliano, e Filostrato II, ha vasta diffusione nei primi secoli dopo Cristo.
  2. Essa costituisce una sorta di appendice dell'ampia produzione ellenistica di carattere filologico ed esegetico ed è contemporanea al rinascere dell'interesse per la retorica, che caratterizza la vita culturale degli ultimi secoli dell'Impero Romano d'Occidente.
  3. Ateneo di Naucrati
  4. Il principale esponente della letteratura erudita di questo periodo è Ateneo di Naucrati in Egitto, vissuto sul finire del II secolo d.C., la cui opera, Sapienti a banchetto (Δειπνοσοφισταί), in 15 libri, si è rivelata di eccezionale utilità al di là del suo limitato valore artistico.
  5. Diogene Laerzio
  6. Valore documentario elevatissimo, per certi versi analogo a quello dell'opera di Ateneo ma con un più organico progetto strutturale, ha nel campo filosofico la Raccolta delle vite e delle dottrine dei filosofi (il titolo è però incerto e viene di solito abbreviato in Vite dei filosofi) di Diogene Laerzio, così detto forse dalla città natale di Laerte, in Asia Minore (ma "Laerzio" potrebbe anche essere un soprannome).
  7. Possiamo soltanto stabilire la data tra la fine del II e l'inizio del III secolo.
  8. Giovanni Stobeo
  9. Per il suo carattere compilatorio analogo a quello dell'opera di Diogene, va qui ricordata la raccolta dovuta a Giovanni Stobeo (così detto dalla città di Stobi, in Macedonia), vissuto nel V secolo d.C.
  10. Altri eruditi
  11. Poco più che un nome è Panfilo di Alessandria (meta del I secolo d. C.), autore di un ponderoso Lessico in 95 libri, poi ridotto a dimensioni più maneggevoli da Diogeniano, dal quale Esichio di Alessandria (V secolo d.C.) ricavò il suo Lessico, pervenutoci parzialmente.

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