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Testo
Epistularum genera multa esse non ignoras sed unum illud certissimum cuius causa inuenta res ipsa est ut certiores faceremus absentis si quid esset quod eos scire aut nostra aut ipsorum interesset.
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TRADUZIONE - Non ignori che esistono molti generi di lettere, ma uno soltanto (è) il più certo, a motivo del quale la stessa cosa è stata inventata, cioè per essere maggiormente informati di chi è assente se ci fosse qualcosa che interessasse che loro sapessero, le nostre cose o le loro.
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Testo
Huius generis litteras a me profecto non exspectas: domesticarum enim tuarum rerum domesticos habes et scriptores et nuntios in meis autem rebus nihil est sane noui.
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TRADUZIONE - Di certo non aspetti da me lettere di questo genere: infatti hai scrittori e messaggeri domestici delle tue questioni private, mentre nelle mie faccende non c’è davvero niente di nuovo.
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Testo
Reliqua sunt epistularum genera duo quae me magno opere delectant unum familiare et iocosum alterum seuerum et graue.
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TRADUZIONE - Gli altri due generi di lettere che mi piacciono molto sono uno familiare e giocoso, l’altro serio e grave.
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Testo
Utro me minus deceat uti non intellego.
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TRADUZIONE - Non capisco quale dei due sia meno conveniente che io usi.
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Iocerne tecum per litteras Ciuem mehercule non puto esse qui temporibus his ridere possit.
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Iocerne (composto di iocer e ne): congiuntivo presente 1° sg. vb. iocor - La particella ne, usata come enclitica, ha la funzione, in questo caso, di trasformare la frase in una domanda.
TRADUZIONE - Gioco con te attraverso le lettere? Per Ercole, non penso che ci sia qualcuno che possa ridere in questi tempi.
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Testo
An grauius aliquid scribam quid est quod possit grauiter a Cicerone scribi ad Curionem nisi de re publica.
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TRADUZIONE - O forse scriva qualcosa di più serio? Che cosa può essere scritto gravemente da Cicerone a Curione se non della cosa pubblica?
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Atque in hoc genere haec mea causa est ut neque ea quae sentio audeam neque ea quae non sentio uelim scribere.
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TRADUZIONE - E in questo genere la mia intenzione è di non osare né scrivere quelle cose che penso, né quelle che non penso di voler scrivere.
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Quam ob rem quoniam mihi nullum scribendi argumentum relictum est utar ea clausula qua soleo teque ad studium summae laudis cohortabor.
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Quam ob rem quoniam mihi nullum scribendi argumentum relictum est
utar: regge l'ablativo clausola
ea
clausula
qua: ablativo retto da un sottinteso verbo uti, infinito di utor
soleo: regge un sottinteso uti (la frase diverrebbe qua uti soleo, che sono solito utilizzare)
teque
ad
studium: in questa espressione, il termine studium fa riferimento all'impegno profuso per raggiungere la il massimo prestigio (summae laudis)
summae
laudis
cohortabor
TRADUZIONE - Per questo motivo, poiché non mi è rimasto alcun argomento per scrivere, mi servirò di quella clausola di cui sono solito (servirmi) e ti incoraggerò allo studio della massima lode.
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Testo
Est enim tibi grauis aduersaria constituta et parata incredibilis quaedam exspectatio.
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TRADUZIONE - Infatti, tu hai come pesante avversaria, stabilita e pronta, una certa incredibile attesa.
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Testo
quam tu una re facillime uinces si hoc statueris
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TRADUZIONE - che tu vincerai facilmente con una cosa sola, se così avrai stabilito,
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quarum laudum gloriam adamaris quibus artibus eae laudes comparantur in iis esse laborandum.
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quarum laudum: c. specificazione di gloriam
gloriam adamaris
quibus artibus: c. mezzo di comparantur (tramite le quali arti si ottengono)
eae laudes: soggetto di comparantur - antecedente di quarum (in ogni caso, rafforzato da laudum)
comparantur:
in iis: stato in lg. figurato - possiamo considerarlo legato ad artibus, che per costruzione andrebbe insieme a quibus (in quelle arti tramite le quali...)
esse laborandum: perifrastica passiva all'infinito, predicato dell'infinitiva oggettiva impersonale retta dal precedente statueris
TRADUZIONE - che bisogna impegnarsi in queste arti con le quali si ottengono queste lodi, delle quali lodi amerai la gloria.
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Testo
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TRADUZIONE - .
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In: prep.; acc.; compl. di stato in luogo; “in”
hanc: pron. dim.; acc. sing. fem.; agg. di sententiam; “questa”
sententiam: da sententia,ae; acc. sing. fem.; compl. ogg. di scriberem; “opinione”
scriberem: verbo scribo,scribere,scripsi,scriptum; 1ª sing. imperf. congiuntivo att.; pred. verbale; “scriverei”
plura: da multus,a,um; acc. pl. neut.; compl. ogg. di scriberem; “più cose”
nisi: cong.; condizionale negativa; “se non”
te: pron. pers.; acc. sing. 2ª pers.; compl. ogg. di confiderem; “te”
tua: pron. possessivo; abl. pl. neut.; agg. di sponte; “tua”
sponte: da sponte; abl. sing. fem.; compl. di mezzo; “spontaneamente”
satis: avv.; “abbastanza”
incitatum: participio perfetto passivo, acc. sing. masc. agg. di te; “incitato”
esse: verbo sum,esse,fui,futurus; infinito perfetto attivo; pred. verbale; “essere”
confiderem: verbo confido,confidere; 1ª sing. imperf. congiuntivo attivo; pred. verbale; “confidassi”
Traduzione:
Scriverei più cose su questa opinione, se non confidassi che tu sia abbastanza incitato spontaneamente;
et: cong.; copulativa; “e”
hoc: pron. dim.; abl. sing. neut.; compl. di mezzo; “con questo”
quicquid: pron. indefinito; nom. sing. neut.; sogg. di feci; “qualunque cosa”
attigi: verbo attingo,ere,attigi,attactum; 1ª sing. perf. ind. att.; pred. verbale; “abbia toccato”
non: avv.; negazione; “non”
feci: verbo facio,facere,feci,factum; 1ª sing. perf. ind. att.; pred. verbale; “ho fatto”
inflammandi: verbo inflammo,are,avi,atum; gerundio gen. sing.; compl. di fine; “per infiammare”
tui: pron. pers.; gen. sing. 2ª pers.; compl. di specificazione; “di te”
causa: da causa,ae; gen. sing. fem.; compl. di causa; “per causa”
sed: cong.; avversativa; “ma”
testificandi: verbo testifico,are,avi,atum; gerundio gen. sing.; compl. di fine; “per testimoniare”
amoris: da amor,oris; gen. sing. masc.; compl. di specificazione; “d’amore”
mei: pron. pers.; gen. sing. 1ª pers.; compl. di specificazione; “mio”
Traduzione:
e con questo, qualunque cosa abbia scritto, non l’ho fatto per infiammare te ma per testimoniare il mio amore.
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