Questo testo è un estratto delle nostre lezioni.
Howard Gardner: Dalla Crisi Didattica alla Teoria Psicopedagogica delle Intelligenze Multiple
Howard Earl Gardner (Scranton, 1943) è lo psicologo statunitense la cui fama internazionale è indissolubilmente legata all'elaborazione della Teoria delle Intelligenze Multiple. Il suo lavoro si colloca eminentemente nell'ambito della Psicopedagogia (o Psicologia dell'Educazione), facendo da ponte tra la rigorosa analisi della mente e le pratiche innovative dell'insegnamento.
Il Contesto Culturale: L'Ascesa del Costruttivismo
L'emergere della teoria di Gardner avvenne in un periodo di profondo cambiamento nel pensiero educativo. A partire dagli anni Ottanta, la didattica di stampo oggettivistico iniziò a vacillare, soprattutto in seguito agli esiti deludenti delle prime ricerche informatiche che tentavano di modellare l'apprendimento umano. Questa crisi aprì la strada al costruttivismo, un nuovo filone che affonda le sue radici nella Fenomenologia di Husserl e nel pensiero di Nietzsche e Freud.
Il principio cardine del costruttivismo è che il comportamento umano non può essere compreso attraverso le stesse dinamiche causali utilizzate per spiegare i fenomeni fisici. Questa nuova impostazione fu alimentata dalle ricerche di menti come Morin, Varela, Bauman, Bateson, Von Foester e Von Glasersfeld, creando il terreno fertile per la nascita di nuove e più complesse teorie sull'intelligenza, tra cui spicca, per la sua incidenza globale, proprio quella di Gardner.
La Teoria: Una Visione Neuropsicologica e Pluralistica
Gardner, nel suo ruolo di professore di Psicologia e Pedagogia, sfidò apertamente l'assunto che l'intelligenza potesse essere misurata efficacemente solo attraverso test verbali standardizzati (il Quoziente Intellettivo). Nel suo libro cardine del 1983, Frames of mind: the theory of multiple intelligence (Formae mentis in italiano), egli pose le basi di una visione pluralistica.
Basandosi su una vasta letteratura e su ricerche neuropsicologiche su soggetti affetti da lesioni, Gardner concluse che l'essere umano possiede molteplici intelligenze, distinte e indipendenti, ognuna derivante da strutture differenti del cervello e fondata su una specifica base biologica. La sua teoria si proponeva di individuare selettivamente questi "pacchetti" separati di operazioni mentali.
Le Nove Intelligenze e le Implicazioni Didattiche
Gardner individuò inizialmente sette tipi di intelligenza, ai quali ne aggiunse altri due nel volume del 1999, Intelligence Reframed: Multiple Intelligences for the 21st Century, arrivando a distinguere ben nove manifestazioni fondamentali dell'intelligenza. L'implicazione psicopedagogica è chiara: queste intelligenze vanno riconosciute, valorizzate e sostenute nel processo di insegnamento-apprendimento per poter sviluppare appieno il potenziale di ogni individuo.
Per aprire la scuola e promuovere i diversi tipi di intelligenza, Gardner propone l'idea dell'apprendistato e quella del museo del bambino. L'apprendistato è visto come un metodo di apprendimento pratico, basato sull'interazione diretta con un esperto, che valorizza l'intelligenza corporeo-cinestesica e interpersonale. Il museo del bambino, invece, è concepito come un ambiente ricco e stimolante che permette l'esplorazione autonoma e il coinvolgimento di intelligenze come quella spaziale e naturalistica.
Ecco i nove macro-gruppi intellettivi descritti da Gardner:
Intelligenza Linguistica: È l'intelligenza legata alla capacità di utilizzare un vocabolario chiaro ed efficace. Chi la possiede solitamente sa variare il suo registro linguistico in base alle necessità ed ha la tendenza a riflettere sul linguaggio.
Intelligenza Logico-Matematica: Riguarda il ragionamento deduttivo, la schematizzazione e le catene logiche. Essa coinvolge sia l'emisfero cerebrale sinistro, che ricorda i simboli matematici, che quello di destra, nel quale vengono elaborati i concetti.
Intelligenza Spaziale: Concerne la capacità di percepire forme e oggetti nello spazio. Chi la possiede ha una sviluppata memoria per i dettagli ambientali, sa orientarsi in luoghi intricati e riconosce oggetti tridimensionali in base a schemi mentali complessi. Si manifesta essenzialmente nella creazione di arti figurative.
Intelligenza Corporeo-Cinestesica: Coinvolge il cervelletto, i gangli fondamentali, il talamo e vari altri punti del cervello. Chi la possiede ha una padronanza del corpo che gli permette di coordinare bene i movimenti, facendone un uso creativo (come ginnasti e ballerini). In generale, per creatività Gardner intende uno stile di vita, volto alla ricerca della soluzione dei problemi.
Intelligenza Musicale: È la capacità di riconoscere l'altezza dei suoni, le costruzioni armoniche e contrappuntistiche. È normalmente localizzata nell'emisfero destro, ma le persone con cultura musicale elaborano la melodia in quello sinistro. Chi ne è dotato ha uno spiccato talento per l'uso di strumenti o la modulazione canora.
Intelligenza Intrapersonale: Riguarda la capacità di comprendere la propria individualità e di essere consapevoli dei propri limiti e delle proprie motivazioni. Secondo la definizione di Gardner, essa è l'abilità di capire se stessi. Questa comprensione profonda di sé permette poi di inserire tale individualità nel contesto sociale al fine di ottenere risultati migliori nella vita personale. L'intelligenza intrapersonale è considerata una "fase" speculare dell'intelligenza interpersonale, che ne rappresenta la fase estroversa. Questa intelligenza è strettamente connessa al concetto più ampio di intelligenza emotiva.
Intelligenza Interpersonale: Coinvolge tutto il cervello, ma principalmente i lobi pre-frontali. Riguarda la capacità di comprendere gli altri (esigenze, paure, desideri nascosti), di creare situazioni sociali favorevoli e di promuovere modelli sociali e personali vantaggiosi. Si riscontra in psicologi e in quanti possiedono spiccata empatia e abilità di interazione sociale (vedi anche intelligenza sociale).
Intelligenza Naturalistica: Consiste nel saper individuare determinati oggetti naturali, classificarli in un ordine preciso e cogliere le relazioni tra di essi. Alcuni gruppi umani (come le tribù di raccoglitori-cacciatori) mostrano una grande capacità nel sapersi orientare nell'ambiente riconoscendone anche i minimi dettagli.
Intelligenza Esistenziale o Teoretica: Rappresenta la capacità di riflettere consapevolmente sui grandi temi della speculazione teoretica, come la natura dell'universo e la coscienza umana, ricavando categorie concettuali valide universalmente da sofisticati processi di astrazione.
Il contributo di Gardner, dunque, si pone come fondamentale testo di psicopedagogia, offrendo una base teorica e biologica che ha spinto la pedagogia a evolvere verso metodi di insegnamento più inclusivi, personalizzati e diversificati.
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