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Il termine "Ellenismo" - Droysen e la 'scoperta' dell'Ellenismo

In questa accezione il vocabolo venne per la prima volta usato da Johann Gustav Droysen nella sua Storia dell'Ellenismo (il cui primo volume apparve nel 1836), ma esso è già presente in autori come Sesto Empirico (II secolo d.C.), il quale usa il sostantivo ἑλληνισμός per designare la parlata corrente di tutti coloro che, a prescindere dalla loro origine etnica, si esprimevano abitualmente in greco (Contro i matematici, I, 176). Merito del Droysen fu quello di aver esteso l'impiego del termine dal piano meramente linguistico a quello storico-culturale, impiegando la coppia di aggettivi "ellenico"/"ellenistico" con lo stesso rapporto che vi è in quello "romano"/"romanzo": il grande storico tedesco trovava infatti significative analogie fra la mescolanza di Romanità e Germanesimo, verificatasi nel Medio Evo, e quella di elementi greci ed orientali, seguita alla conquista dell'impero persiano da parte di Alessandro, e vedeva in quest'ultima il primo esempio di Welteinheit, vocabolo che letteralmente significa "fusione del mondo" e che allude al carattere composito e cosmopolitico di quella civiltà. Del tutto priva di fondamento, come ha dimostrato Luciano Canfora, è la diffusa convinzione secondo cui Droysen avrebbe coniato il termine "Ellenismo" interpretando erroneamente un brano degli Atti degli Apostoli (6, 1) in cui il sostantivo Ἑλληνισταί è adoperato per indicare gli Ebrei grecizzati, visto che mai lo studioso germanico fa riferimento a quel passo.

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