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CENTRO STUDI - DOPOSCUOLA - LEZIONI PRIVATE - RECUPERO ANNI SCOLASTICI

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Antefatto del poema

L'antichissima leggenda degli Argonauti narrava la più celebre spedizione panellenica prima di quella contro Ilio, nota anche ad Omero, che vi accenna in Od. XII, 70, e già cantata in alcuni poemi del Ciclo epico. Si tratta dell'impresa di Giasone (figlio di Esone, re di Iolco e fratellastro di Pelia) e dei suoi compagni, che avevano raggiunto la barbara contrada della Colchide, sulla riva orientale del Ponto Eusino (l'odierno Mar Nero), con la nave Argo (dal nome del suo costruttore), la prima costruita da mani umane. Ad essa partecipano i più valorosi guerrieri greci della generazione pre-troiana, fra cui Eracle, Polifemo, Telamone, Peleo, Castore e Polluce, ai quali si unisce anche il celebre cantore Orfeo. La pericolosa spedizione era stata imposta a Giasone da Pelia, re di Iolco in Tessaglia, da cui egli pretendeva la restituzione del trono, usurpato dal Pelia a Esone. Per sbarazzarsi del nipote, Pelia gli aveva affidato il difficile compito di recuperare il vello aureo del montone su cui Frisso, figlio del re beota Alcidamante, era volato dalla Grecia al lontano Oriente, sottraendosi così alla persecuzione della matrigna Ino. Il vello allora si trovava in possesso del re dei Colchi, Eeta.

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