Centro Studi

CENTRO STUDI - DOPOSCUOLA - LEZIONI PRIVATE - RECUPERO ANNI SCOLASTICI

Cerca nel sito

Callimaco - Aitia I, Prologo dei Telchini

1-10


11. τοῖν δὲ] δυοῖν (neutro, non  masch.) Μίμνερμος (nominativo) ὅτι γλυκύς, αἱ κατὰ (secondo (leggerezza)) λεπτόν ((secondo) leggerezza - "esile". Proposta di lettura: αἱ μεγαλ... invece di αἱ κατὰ: se si considera l'integrazione del verso successivo con ἀδονὲς, il verso sarebbe da intendere come 'i magnifici/usignoli', ad indicare una poesia eccellente per qualità ma non per grandezza, la poesia leggera ed elegante di Filita di Cos.)
"e, tra le due (opere), che Mimnermo è poeta dolce le brevi (composizioni)"
12. .......] ἡ μεγάλη δ'οὐκ ἐδίδαξε γυνή. (si è proposto un riferimento alla Nannò (raccolta elegiaca intitolata alla donna amata da Mimnermo che, in questo caso, potrebbe non avere attinenza diretta con la storia d'amore del poeta, ma potrebbe riguardare invece argomenti mitici e mitologici) o alla Smirneide (poema elegiaco in cui si celebravano le gesta degli Smirnei nella guerra contro i Lidi di Gige): è più probabile questa seconda scelta, dal momento che si trattava di un poema epico.) (L'interpretazione di questi versi (9-12) ha provocato accese discussioni. I critici si sono schierati sostanzialmente su due fronti: 1) i più vedono qui una contrapposizione, all'interno dell'opera poetica di Filita e di Mimnermo, fra componimenti brevi e lunghi, dove i primi sono considerati migliori dei secondi. Quest'interpretazione concorda con quella tràdita dagli Scholia Florentina 12-15, nella forma presentata da Pf. Poiché Mimnermo viene esplicitamente menzionato al v. 11, si è collocata nel v. 11 s. la σύγκρισις fra i due tipi dei suoi ποιήματα, mentre il distico precedente (dove il verbo καθέλικει del v. 9 indica un confronto) doveva contenere il paragone fra opere brevi e lunghe di Filita.)
...] non la grande donna lo dimostra.
13. ......]ον (forse da integrare con μακρ]ον (Pfeiffer), acc. avverbiale 'lontano') ἐπὶ Θρήϊκας (ion. per Θρᾴκας "Traci" - acc. pl. Θρᾷξ, ᾳκός, ὁ) ἀπ'Αἰγύπτοιο [πέτοιτο (ott. aor. forte md. 3° sg. v. πίπτω)
Lontano], fino ai Traci dall'Egitto [voli pure
14.
"la gru che si compiace [del sangue] dei Pigmei,"
αἵματ]ι
Πυγμαίων
ἡδομένη: che si compiace -  part. pr. md. nom. fm. sg. v. ἥδω
[γ]έρα[νος,: la gru - nom. sg. γέρανος, ου, ἡ - Si riferisce alla 'Geranomachia', la battaglia tra le gru e i Pigmei, invocata nel III libro dell'Iliade e frequente nell'innografia vascolare: si riteneva infatti che, quando le gru migravano in Africa, si nutrissero di Pigmei.
15.  e da lunga distanza i Massàgeti saettino contro l'uomo"
Μασσαγέται: i Massageti - popolazione che viveva entro i confini dell'Impero Persiano.
καὶ
μακρὸν
ὀϊστεύοιεν: saettino - ott. pr. att. 3° pl. v. ὀιστεύω
ἐπ'
ἄνδρα
16.  Persiano (della Media)]: [gli usignoletti] sono anche così (anche piccolini) più dolci.
Μῆδον]·: Persiano - attr. di ἄνδρα
ἀ[ηδονίδες]: gli usignoletti - nom. pl. ἀηδονίς, ίδος, ἡ usignolo, canto - L'utilizzo dell'usignolo come metafora per indicare la poesia dolce è motivo ricorrente.
δ'
ὧδε: così
μελιχρ[ό]τεραι.: più dolci.
Callimaco è come se volesse dire: "Le cose lunghe lasciamole alle gru  che devono volare dalla Tracia fino all'Africa dove ci sono i Pigmei, oppure ai Massageti che sanno tirare a grande distanza, ma non mettiamole in poesia".
17.
"Andate in malora, stirpe funesta del malocchio (di Bascania): per l'avvenire con l'arte (con la tecnica),"
ἔλλετε: = ἔρρετε "andate in malora": fonte dell'identificazione tra i due termini è Eustasio.
Βασκανίης: "Malocchio" ion. per Βασκανία, ας, ἠ - Bascania è la personificazione dell'invidia e/o del malocchio. Invidere: 'guardare male', 'gettare il malocchio'. I Telchini sono invidiosi, capaci di gettare il malocchio.
ὀλοὸν
γένος·
αὖθι: "da adesso" – avv.
δὲ
τέχνῃ
18.
"non (misurandola) con la pertica persiana [giudicate] la bravura;"
κρίνετε,]
μὴ
σχοίνῳ: con la pertica (persiana)
Περσίδι: persiana - la pertica persiana è unità di misura per lunghe distanze.
τὴν
σοφίην·
19.
"e da me non aspettatevi che un canto che strepita grandemente"
μηδ'
ἀπ'
ἐμεῦ
διφᾶτε: "cercate" v. διφάω
μέγα
ψοφέουσαν: "risuonante" - part. pr. att. non contr. acc. fm. sg. v.  ψοφέω
ἀοιδήν: si riferisce al poema epico, altisonante.
20.
"sia generato: tuonare non è mia competenza, ma di Zeus."
τίκτεσθαι·
βροντᾶν
οὐκ
ἐμόν,
ἀλλὰ
Διός."

- (_ _ _ _ _ |)
Il metricista Efesione, esemplificando i vari tipi di pentametro, trae i suoi esempi dal prologo degli A., partendo dall'inizio. Il primo pentametro che riesce a portare come esempio per lo schema _ _ _ _ _ | è proprio tale verso: non bisognerà quindi integrare un pentametro di questo tipo prima del v. 20.
Si è discusso sul significato da dare a questa recusatio: forse Callimaco associa Omero a Zeus perché entrambi sono sommi; oppure prende semplicemente le distanze da Omero perché la sua strada è totalmente diversa.
21.
"E infatti, quando per la prima volta misi la tavoletta sulle mie"
καὶ
γὰρ
ὅτε
πρώτιστον
ἐμοῖς
ἐπὶ: non sarebbe legato a 'misi' per tmesi, ma reggerebbe il dat. 'mie ginocchia'. Si troverebbe così in anastrofe rispetto a ἐμοῖς: dovrebbe ritrarre l'accento riacquistando quello che aveva da proclitica con valore avverbiale.
δέλτον: "tavoletta" - δέλτος, ου, ἠ - Chiaro riferimento sia alla nuova dimensione delle scrivere che alla ricezione del leggere.
ἔθηκα
22.
"ginocchia, Apollo Licio mi disse:"
γούνασιν,: allora si usava scrivere sulle ginocchia.
Ἀ[πό]λλων
εἶπεν

μοι: nota posizione insolita.
Λύκιος·: Apollo è detto Licio per varie possibili ragioni: 1. troviamo un oracolo sulla Licia; 2. Latona, partorendo, lo trasforma in lupo; 3. Apollo uccide il lupo; 4. possibile considerare la radice di 'Licio' connessa a 'lux-lucis', quindi Apollo è divinità solare.
23.
"......]… o cantore, la vittima sacrificale quanto più grassa possibile"
"......]...ἀοιδέ,: cantore, - voc. sg. ἀοιδός, οῦ, ὁ, ἡ
τὸ
μὲν
θύος: "offerta" - acc. sg. θύος, εος, ους, τό ogg. di θρέψαι
ὅττι: "quanto più" - congiunz. ion. ep. = ὅτι
πάχιστον: "grassa" - acc. n. sg. παχύς, εῖα, ύ
24.
"alleva, ma la Musa, mio caro, delicata;"
θρέψαι,: "alleva" - inf. att. iussivo (o prescrittivo o normativo) v. τρέφω
τήν
Μοῦσαν
δ'
ὠγαθὲ: = ὦ ἀγαθέ
λεπταλέην·
25.
"e in più a te] anche questo comando, i cammini che non battono i carri"
πρὸς: qui ha valore avverbiale 'e in più'
δὲ
σε]
καὶ
τόδ'
ἄνωγα,: "ordino" - ind. perf. (con signif. di pres.) att. 1° sg. v. ἄνωγω
τὰ: i cammini = ἅ relativo
μὴ: che (i carri) non (battono)
πατέουσιν: battono
ἅμαξαι: carri
26. calcali, e non sulle stesse tracce degli altri
τὰ: questi = ταῦτα dimostrativo
στείβειν,: càlcali, - infinito iussivo
ἑτέρων: di altri
ἴχνια: le orme (comuni di altri) - acc. pl. ἴχνιον, ου, τό
μὴ: e non
καθ': per (le orme comuni)
ὁμά: comuni - acc. n. pl. ὁμός, ή, όν attr. di ἴχνια.
27.
spingere il carro] né per una strada ampia, ma per strade
δίφρον: "cocchio" - acc. sg. -ος, ου, ὁ
ἐλ]ᾶν: inf. fut. ἐλαύνω
μηδ': correlat. al μὴ preced.
οἶμον
ἀνὰ
πλατύν,
ἀλλὰ
κελεύθους: "sentieri" - acc. pl. κελεύθος, ου, ἡ moto per luogo
28.
non calpestate], anche se lo spingerai per una via più stretta.
ἀτρίπτο]υς,
εἰ
καὶ
στεινοτέρην
ἐλάσεις.’
Callimaco riprende il 'topos' delle due vie (che tornerà nei Vangeli con la via larga e lastricata e la via stretta e piena di spine). Oltre al rifiuto di qualsiasi poesia che ripeta pedissequamente i modelli del passato, troviamo qui la teorizzazione dello sperimentalismo alessandrino, che significa proprio tentare nuove strade.
29.
A lui obbedii: infatti noi cantiamo fra coloro che il suono acuto
τῷ πιθόμη]ν·: epicismo in quanto manca l'aumento, segno che Callimaco, pur prendendo le distanze dall'epos, non ne dimentica la lezione.
ἐνὶ
τοῖς
γὰρ
ἀείδομεν: pluralis modestiae
οἳ
λιγύν: acuto - agg. II cl. 3 term. tema in -υ 'chiaro', 'stridulo'
ἦχον: il suono
30.
della cicala, non il frastuono degli asini amano.
τέττιγος,: la cicala come simbolo della poesia è un topos. Pensiamo al 'Fedro' di Platone: le cicale un tempo erano uomini: anche qui il contatto fra cicale e poesia.
θ]όρυβον: il frastuono
δ'
οὐκ
ἐφίλησαν: tradotto con il presente. È un aoristo che esprime i moti dell'animo e l'aoristo sottolinea la puntualità dello stato d'animo: coloro che hanno preso ad amare e quindi amano.
 ὄνων.: degli asini.
31.
Alla bestia orecchiuta in modo del tutto simile ragli
θηρὶ
μὲν
οὐατόεντι
πανείκελον: accusativo avverbiale
ὀγκήσαιτο: ottativo concessivo
32.
un altro, ma io possa essere la sottile, l'alata,
ἄλλος
ἐγ]ὼ
δ'
εἴην: ottativo desiderativo
οὑλ[α]χύς,: = ὁ ἐλαχύς - meglio tradurlo al femminile perché riferito alla cicala, come il successivo 'alata'

πτερόεις,
33.
assolutamente, affinché la vecchiaia, affinché la rugiada questa io possa cantare

πάντως,
ἵνα
γῆρας
ἵνα
δρόσον
ἣν μὲν: valore dimostrativo
ἀείδω
34. mangiando come cibo stillante proveniente dall'aria divina,
προίκιον: stillante - acc. neutro sg. agg. I cl. 2 term. 'stillante' attributo di 'cibo' - cfr. πρῶξ 'goccia'
ἐκ
δίης
ἠέρος
εἶδαρ: come cibo (stillante) acc. sing. sost. neutro III decl. tema in dentale sempl. 'cibo'
ἔδων,: forma ionica = ἔσθίω
35.
e quella invece me la possa levare di dosso, la quale mi sta sopra tanto grave quanto
αὖθι
τὸ δ': correlativo a ἣν μὲν riferito a vecchiaia
ἐκδύοιμι,: ottativo desiderativo
τό
μοι
βάρος
ὅσσον: attrazione del relativo: dovrebbe esserci anche ὅσση.
ἔπεστι
36.
l'isola tricuspide sul funesto Encelado.
τριγλώχιν
ὀλοῷ
νῆσος
ἐπ'
Ἐγκελάδῳ.: Encelado era un gigante che durante la Gigantomachia fu sotterrato (secondo alcune versioni del mito da Atena, secondo altre da Zeus) sotto l'Etna, perché ne fosse schiacciato. In uno scholio a Pindaro (Pitica I): "Pindaro dice che l'Etna incombe su Tifone, mentre Callimaco dice su Encelado".
In questi versi è espresso il topos della vecchiaia.
37.       . . . . . . . Μοῦσαι: soggetto di 'respingono'
γὰρ
ὅσους: oggetto di 'respingono' riferito a 'amici canuti' opp. oggetto di 'guardano' riferito a 'bambini'
ἴδον
ὄθματι
παῖδας
infatti le Muse, quanti guardarono da bambini con occhio
38.

μὴ: 'occhio non torvo' è una litote = 'occhio favorevole'
λοξῷ,
πολιοὺς
οὐκ
ἀπέθεντο
φίλους.
I poeti restano amici della Musa per tutta la vita, diversamente dai Telchini che non lo sono, come si dice all'inizio. Ringkomposition: i Telchini nascono ignoranti e non amici della poesia, Callimaco rimarrà amico delle Muse fino alla morte.
non torvo, da canuti non li respinsero come amici.
39.   . . . . . . . . . . . . .]σε[. .] πτερὸν οὐκέτι κινεῖν
... non più muovere l'ala
40.         . . . . . . . . . . . . .]η τ[ῆ]μος ἐνεργότατος.
... allora è particolarmente attivo

Nessun commento:

Posta un commento