- John Dewey
Dewey usa l'espressione learning by doing per indicare l'apprendimento tramite l'esperienza.
Il pensiero riflessivo è ciò che permette all'uomo di elaborare la conoscenza. Esso si presenta come un flusso controllato di idee che mira ad un obiettivo, e può trattarsi di un'idea o un'ipotesi che può trovare o meno conferma nella verifica sperimentale.
Per queste caratteristiche, il pensiero riflessivo si differenzia dal flusso di coscienza (incontrollato), dall'immaginazione (frutto di fantasia) e dalla credenza o pregiudizio (di cui non ci si pone il problema della fondatezza).
Essendo un'attività cognitiva che permette di realizzare un'indagine conoscitiva, il pensiero riflessivo si snoda attraverso le fasi della vera e propria indagine (suggestione, intellettualizzazione, ipotesi, ragionamento e controllo dell'ipotesi).
In contrapposizione alle scuole tradizionali, Dewey propone le scuole attive (o scuole nuove), calibrate sulle esigenze dei singoli allievi sulla base dei principi di continuità, crescita e interazione. All'interno emerge la figura dell'educatore, il cui compito è quello di conciliare la motivazione degli allievi con la necessità di svolgere esperienze significative per l'acquisizione di contenuti.
- Il Comportamentismo
Il modello comportamentista parte dall'idea che l'apprendimento avvenga tramite degli stimoli S che pervengono al soggetto, il quale contrappone una risposta R. Ciò che avviene nella mente e che determina la risposta non è oggetto di studio.
- Ivan Petrovič Pavlov (Rjazan', 26 settembre 1849 – Leningrado, 27 febbraio 1936)
Famoso per i suoi studi sul riflesso condizionato, Pavlov osserva come alcuni stimoli creino una risposta perché condizionati da altri stimoli, ai quali vengono immediatamente collegati. La risposta a tali stimoli condizionati viene detta riflessa o condizionata.
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