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Plutarco - I Moralia

I Moralia - Origine del titolo Moralia
Se la fama di Plutarco presso il grosso pubblico è dovuta principalmente alle Vite parallele, una delle opere antiche che hanno esercitato più influsso sulla letteratura europea, grandissimo interesse presenta anche il versante filosofico-scientifico della sua produzione, un corpus di scritti noti con il titolo latino di Moralia, che risulta in verità piuttosto limitativo rispetto alla ricchezza e alla varietà dei contenuti che caratterizzano le opere in esso raccolte.
Moralia - Criteri di classificazione dei Moralia
Moralia Classificazione degli scritti
Questa seconda grande sezione dell'opera di Plutarco è costituita da un'ottantina di scritti, affatto eterogenei sia per tematica che per intonazione e altrettanto differenti nelle proporzioni.


Classificazione degli scritti - Scritti pedagogici
Classificazione degli scritti - Scritti politici
Classificazione degli scritti - Scritti filosofici
Classificazione degli scritti - Scritti di scienze naturali
Classificazione degli scritti - Scritti teologico-religiosi
Classificazione degli scritti - Psicologia, inclusa quella animale
Classificazione degli scritti - Scritti antiquari ed eruditi
Classificazione degli scritti - Scritti di critica letteraria
Classificazione degli scritti - Scritti retorico-epidittici
Classificazione degli scritti - Scritti di contenuto misto
Di Plutarco ci sono inoltre giunti, citati in autori come Stobeo, Massimo di Tiro, Proclo, ed altri, frammenti anche abbastanza ampi di opere ignote, quasi tutte di carattere etico.
Moralia Forme e contenuti
Le forme letterarie usate da Plutarco nei Moralia sono essenzialmente due: quella del dialogo e quella del trattato.
Forme e contenuti - La forma del dialogo
Forme e contenuti - La forma del trattato
Forme e contenuti - Ricchezza di interessi culturali
Forme e contenuti - Platonismo e antidogmatismo
Forme e contenuti - Religiosità profonda
Sacerdote di Apollo ed iniziato anche ai misteri dionisiaci (Mor. 611d), egli ha una fede profonda nell'immortalità dell'anima e nell'aldilà, di cui dà una suggestiva descrizione nello scritto De sera numinis vindicta, fondamentale per la conoscenza della sua concezione etica-religiosa.

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