Durante l'impero di Roma, l'epigramma in lingua greca continua a dimostrare una certa fertilità, soprattutto nei primi secoli. Mancano, è vero, figure di grande rilievo; e si ha come il senso di una certa soggezione di fronte alla straordinaria fioritura della letteratura latina. Ma accanto ai temi tradizionali affiora qualche fermento di novità sia negli argomenti che nei modi dell'ispirazione individuale, dove alla vitalistica tensione dei grandi modelli va per gradi sostituendosi una sorta di morbido decadentismo.
Nella transizione dalla letteratura greca a quella bizantina, il cui inizio si fa convenzionalmente coincidere con l'ascesa di Giustiniano all'impero d'Oriente avvenuta nel 529, l'epigramma riveste un aspetto del tutto particolare, in quanto è l'unico genere a manifestare una marcata permanenza dei caratteri che ad esso aveva conferito la tradizione precedente. L'avvento del Cristianesimo sottraeva ogni spazio ai temi letterari della classicità, e al tempo stesso ne proponeva di nuovi, che costringevano ad una totale revisione dei moduli espressivi e concettuali della letteratura.
Marco Argentario
I a.C./I d.C.
Crinagora di Mitilene
Filippo di Tessalonica
Corona (40 a.C. ?)
80 epigrammi
Lucillio
80 epigrammi
Lucillio
Epoca di Nerone
Leonida di Alessandria e Nicodemo di Eraclea
Leonida di Alessandria e Nicodemo di Eraclea
Insulso virtuosismo
Stratone di Sardi e Rufino
Stratone di Sardi e Rufino
Stratone età di Adriano
epigrammi pederotici
Rufino contemporaneo di Stratone
epigrammi amorosi
Pallada di Alessandria
epigrammi pederotici
Rufino contemporaneo di Stratone
epigrammi amorosi
Pallada di Alessandria
Fine IV - inizi V
150 epigrammi
carattere sentenzioso e sfogo autobiografico
Paolo Silenziario
150 epigrammi
carattere sentenzioso e sfogo autobiografico
Paolo Silenziario
VI d.C.
Produzione a carattere bizantino
Poesia d'amore
Agatia Scolastico
Produzione a carattere bizantino
Poesia d'amore
Agatia Scolastico
Ciclo
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