Nella Mezzana (I) la vecchia Gillide fa visita alla giovane sposa Metriche, il cui marito è da tempo in viaggio.
Il Lenone (II) è un personaggio raffigurato con altrettanta evidenza nella sua vile e spregiudicata natura.
Nel Maestro di scuola (III) si assiste a un dialogo tra il personaggio del titolo e Metrotima, la madre di uno scolaro pigro e riottoso, che fa un colorito racconto delle prodezze del figlio, sempre in caccia di spassi e soldi.
Nelle Donne che sacrificano ad Asclepio (IV) due popolane si recano al santuario del dio per un'offerta di ringraziamento, e in attesa del rito ammirano le statue e i dipinti che decorano l'edificio.
La Gelosa (V) è Bitinna, una ricca e matura signora, sensuale e volgare; essa ha per amante il suo schiavo Gastrone, e sospetta che sia infedele.
Nelle Amiche a colloquio (VI) l'argomento è ancora più licenzioso: due donne di Efeso osservano e commentano un oggetto di piacere, costruito con magistrale abilità dal calzolaio Cerdone.
Lo stesso nome porta il protagonista del Calzolaio (VII), che esibisce i prodotti della sua bottega a due clienti, e contratta con loro il prezzo della merce.
Nel frammentario Sogno (VIII) si è introdotti in un'atmosfera affatto diversa; si tratta di un'allegoria che nasconde un programma di polemica letteraria. Eroda sogna di trascinare un capro che danneggia le piante di un bosco sacro; l'animale poi viene ucciso da un gruppo di pastori, che lo scuoiano e fanno un otre con la sua pelle, e poi si divertono a saltarvi sopra in equilibrio.
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