La crisi e la fine dell'Impero egizio
- Amenofi IV
Un momento di drammatica rottura nei rapporti con il clero è rappresentato dal regno di Amenofi IV, noto come Akhenaton (1350 a.C. ca.), il quale decise di liberarsi dal sempre maggiore potere detenuto dalla classe sacerdotale, chiudendo il tempio di Karnak, cuore sacerdotale del culto di Amon-Ra e confiscando le immense proprietà ad esso collegate.
- Aton
Il culto di Ra fu sostituito con quello di Aton. Ma la novità risiedeva nel fatto che si passava da una forma di monoteismo ad una di enoteismo, in cui un dio supremo metteva in subordinazione tutti gli altri. In onore del dio, Amenofi IV decise di cambiare il proprio nome in Akhenaton "spirito di Aton" e quello della moglie Nefertiti in Neferneferuaton "perfetta è la perfezione di Aton". Infine abbandonò Tebe e trasferì il cuore del regno nella nuova città di Akhetaton "l'orizzonte di Aton".
- Un generale malcontento
Il regno di Akhenaton scontentava tutti: il popolo aveva perduto le sue tradizioni religiose, la classe sacerdotale si era improvvisamente ritrovata assoggettata al Faraone, l'esercito vedeva perdere alcuni importanti territori in Medio Oriente a causa dell'inattività. Inoltre, Amenofi si interessava poco di politica estera, e quindi non si rendeva conto dell'avanzata degli Ittiti, che si impadronivano di numerosi regni vassalli dell'Egitto.
- La ripresa della casta sacerdotale
Alla morte di Amenofi, il figlio Tutankhamon "figlio del dio Amon" riprese le antiche tradizioni e diede nuovamente potere alla casta sacerdotale, che riuscì ad avere parte nella riorganizzazione dello stato e nell'intraprendere una coraggiosa campagna militare per difendere i confini mediorientali dall'attacco ittita. Nonostante ciò, lo scontro fu solo rimandato.
- Qadesh
I due eserciti, di Ramses II d'Egittto e di Muwatalli II ittita, si scontrarono a Qadesh, nella più grande battaglia mai combattuta fino a quel momento. Non essendosi risolta con la vittoria dell'una o dell'altra parte, si giunse al primo trattato di pace internazionale della storia, che servì ad evitare futuri scontri che avrebbero potuto indebolire entrambi i regni.
- I Popoli del Mare
I successori di Ramses II dovettero affrontare il nuovo pericolo dei Popoli del Mare. Si trattava di invasori che, tra la fine del XIII e l'inizio del XII secolo a.C. tentarono di impadronirsi del delta del Nilo. Ancora oggi, è difficile un'identificazione di questi popoli con altri a noi più noti: potrebbe essersi trattato degli Shardana (Sardi), degli Shelekesh (Siculi), dei Tursha (Etruschi), degli Akhaluasha (Achei). Ramses III respinse definitivamente i Popoli del Mare, ma la gloria egizia era ormai appannata.
- Fine dell'indipendenza egizia
Il I millennio a.C. fu un periodo di grandi difficoltà per l'Egitto che, a metà del VII secolo, fu ridotto a stato vassallo dell'Impero assiro da Assurbanipal. Infine, nel 525 a.C. i Persiani di Cambise I conclusero definitvamente la storia dell'Egitto.
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