- Comunicazione
Tutti i linguaggi, verbali e non verbali, sono finalizzati alla comunicazione. Questo termine può indicare, in senso lato, il veicolare un'informazione e, in senso più ristretto, il veicolare un'informazione intenzionalmente.
- Comunicazione intenzionale
Quando la comunicazione diventa un processo intenzionale, essa mette in relazione sei elementi specifici: emittente, messaggio, canale, referente, codice, ricevente. Questi elementi sono sempre compresenti nell'atto linguistico, ma quando uno prevale sugli altri il messaggio assume una delle sei funzioni linguistiche teorizzate da Jakobson: emotiva o espressiva (mittente); conativa o persuasiva (destinatario); poetica (messaggio); denotativa o informativa (referente); fatica o di contatto (canale); metalinguistica (codice).
- Codici
I linguaggi per la comunicazione vengono anche detti codici, e sono formati da segni specifici in corrispondenza convenzionalmente fissata. Anche la lingua è un codice, e i segni vengono detti segni linguistici.
- Tipi di segni
"Un segno è un'entità costituita di un'espressione e un contenuto" (Basile, Casadei, Lorenzetti, Schirru, Thornton in Linguistica generale), dove espressione indica la parte sensibile del segno stesso e contenuto si riferisce alla parte concettuale. I segni possono essere intenzionali e non, possono avere o meno una motivazione. La parola è un segno intenzionale ma senza alcuna motivazione nel rapporto tra espressione e contenuto, in quanto l'associazione tra le due sfere è del tutto arbitraria e stabilita per convenzione.
- Il segno linguistico
Nel segno linguistico, l'espressione si indica con il termine di significante, mentre il contenuto viene denominato significato.
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