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Il verbo - L'imperativo

L'imperativo presenta solo i tempi presente, aoristo, e perfetto, e ha desinenza proprie.

Eccezioni della 2° persona singolare

Al presente della coniugazione tematica manca la desinenza della 2° persona attiva, che esce perciò con la sola vocale tematica -ε.
I verbi in -μι della prima classe con raddoppiamento e della seconda classe presentano il puro tema di grado normale allungato; solo per τίθημι, δίδωμι, ἵηνι si usa il tema di grado ridotto cui si aggiunge la vocale tematica -ε che contrae con la vocale del tema (-ει, -ου,); i verbi senza raddoppiamento presentano la regolare uscita in -θι.
La seconda persona media si forma da εσο, che nella coniugazione tematica > εο > ου per caduta del sigma intervocalico, mentre nella coniugazione atematica mantiene il -σ.

All'aoristo debole attivo troviamo una desinenza -ον, forse antica uscita dell'infinito, mentre al medio abbiamo -αι.
L'aoristo forte attivo, come il presente, presenta la sola vocale tematica -ε, mentre al medio troviamo la regolare uscita in ε-σο poi contratta in ου.
L'aoristo III presenta l'uscita regolare in -θι; solo τίθημι, δίδωμι, ἵημι hanno un -ς di origine oscura all'attivo mentre al medio hanno la regolare uscita in -ου.
L'aoristo passivo ha la regolare uscita in -θι, ma nella forma debole perde l'aspirazione per la legge di Grassmann.

Il perfetto attivo esce in -ε alle forme debole e forte; il perfetto III ha la regolare desinenza -θι.
Il perfetto medio-passivo esce regolarmente in -σο, che rimane tale perché non è accompagnata dalla vocale tematica.

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