623. come legittima sposa. E credeva che contro i tori
- τὸν ξεῖνον δ'ἐδόκησεν ὑφεστάμεναι τὸν ἄεθλον
- le sembrava che lo straniero affrontasse la prova
- οὔτι μάλ': - avv. molto, assai, davvero, interamente, affatto ὁρμαίνοντα: desiderando - acc. masch. sing. part. pr. att. coniug. tematica suff. -jο (o -νο?) 'volgo nell'animo', 'desidero' δέρος: il vello - acc. sg. sost. neutro II decl. (solo in nom. e acc.) 'pelle' κριοῖο κομίσσαι,
- non perché desiderasse portar via il vello d'oro,
- οὐδέ τι τοῖο ἕκητι: per motivo di - = ἕκατι ord. posposto al gen. per causa, a motivo μετὰ πτόλιν Αἰήταο
- e che non per questo alla città di Eeta
- ἐλθέμεν, ὄφρα δέ μιν σφέτερον δόμον εἰσαγάγοιτο
- fosse venuto, ma per portarla nella sua casa
- κουριδίην: legittima - agg. I cl. 3 terminaz. tema α puro lungo 'legittimo'παράκοιτιν.: come sposa. - sost. femm. III decl. tema in -ι- 'sposa' ὀίετο δ'ἀμφὶ βόεσσιν
- αὐτὴ ἀεθλεύουσα μάλ'εὐμαρέως πονέεσθαι·
- se stessa lottando li sconfiggesse agevolmente;
- σφωϊτέρους δὲ τοκῆας ὑποσχεσίης ἀθερίζειν,
- ma che i suoi genitori mancassero alla promessa,
- οὕνεκεν οὐ κούρῃ ζεῦξαι βόας ἀλλά οἱ αὐτῷ
- perché non alla fanciulla di aggiogare i tori ma proprio a lui
- προύθεσαν· ἐκ δ'ἄρα: poi - particella pospositiva che denota il passaggio da un argomento ad un altro τοῦ νεῖκος: lite - -ος, ους, τό πέλενἀμφήριστον
- avevano affidato l'incarico; e una lite insanabile ne sorgeva
- πατρί τε καὶ ξείνοις· αὐτῇ δ'ἐπιέτρεπον: si rimettevano - indic. impf. att. 3° pl. 'rivolgo', 'rovescio su' ἄμφω
- tra suo padre e gli stranieri; a lei si rimettevano entrambe le parti
- τὼς: così - acc. pl. dorico art. determinativo = τοῦς opp. variante locale di τῶς 'così' correlat. con ὡς ἔμεν: fosse ὥς κεν ἑῇσι μετὰ φρεσὶν ἰθύσειεν·
- che fosse così come nel suo cuore avesse desiderato:
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