Dopo Crisippo e fino a tutta la prima metà del II secolo a.C. lo Stoicismo conosce una fase piuttosto statica, caratterizzata dalla tendenza a conservare in tutta la sua 'purezza' il patrimonio dottrinale creato da Zenone e dai suoi primi continuatori.
Panezio di Rodi
Nato a Rodi da nobile famiglia intorno al 185 a.C., Panezio si recò prima a Pergamo, dove fu allievo del filologo Cratete di Mallo, poi ad Atene, dove si accostò allo Stoicismo studiando con lo scolarca Diogene di Babilonia e con il suo successore alla guida del Portico, Antipatro. Verso il 144 si recò a Roma; e qui, forse introdotto da Polibio, venne in contatto con i personaggi più in vista della vita politica e culturale, tra cui Scipione Emiliano.
Posidonio d'Apamea
Discepolo e continuatore di Panezio fu Posidonio, nato ad Apamea, in Siria, vissuto circa tra il 135 e il 51 a.C.
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