La Seconda Sofistica - Fortuna della retorica
Nei primi decenni di vita dell'Impero Romano il successo che le scuole di retorica raccolsero, e di conseguenza la loro diffusione, costituì un evento notevole nella cultura greca. A determinare la fortuna della retorica contribuì la circostanza che essa si presentava come l'unica forma di educazione - alternativa a quella filosofica - capace di preparare alla vita politica.
La denominazione di Seconda Sofistica è usata sia dalle fonti antiche (il retore Filostrato - II/III secolo d.C. - ne coniò il nome) sia dagli studiosi moderni per indicare un periodo di straordinaria fortuna per l'eloquenza come fatto della cultura pubblica. Questo fenomeno tocca il suo apice intorno alla metà del II secolo d.C.; ma le sue origini sono da ricercare già nel I secolo, e le sue propaggini si estendono lungo il corso dei secoli III e IV, fino ad un'estrema fioritura nel VI.
Nei primi decenni di vita dell'Impero Romano il successo che le scuole di retorica raccolsero, e di conseguenza la loro diffusione, costituì un evento notevole nella cultura greca. A determinare la fortuna della retorica contribuì la circostanza che essa si presentava come l'unica forma di educazione - alternativa a quella filosofica - capace di preparare alla vita politica.
La denominazione di Seconda Sofistica è usata sia dalle fonti antiche (il retore Filostrato - II/III secolo d.C. - ne coniò il nome) sia dagli studiosi moderni per indicare un periodo di straordinaria fortuna per l'eloquenza come fatto della cultura pubblica. Questo fenomeno tocca il suo apice intorno alla metà del II secolo d.C.; ma le sue origini sono da ricercare già nel I secolo, e le sue propaggini si estendono lungo il corso dei secoli III e IV, fino ad un'estrema fioritura nel VI.
La Seconda Sofistica - Professionisti della parola
La valentia del sofista risiede nella sua capacità di destreggiarsi abilmente tanto nella recitazione di orazioni scritte in precedenza e finemente cesellate, che un pubblico colto era in grado di assaporare in ogni finezza di dettaglio, quanto nell'invenzione di discorsi improvvisati, rivolti generalmente a un pubblico meno raffinato, che poteva anche suggerirne al momento gli argomenti.
La Seconda Sofistica - I paignia
Elogio della mosca, del pappagallo, della calvizie, della febbre, ...
La Seconda Sofistica - Affinità esteriori con la Sofistica antica
Il confronto con la Sofistica antica, che la definizione stessa di Seconda Sofistica impone, rivela peraltro in questa una sostanziale assenza di problematiche filosofiche. La Seconda Sofistica non è un movimento di pensiero; e il suo rapporto di continuità con la 'prima' Sofistica emerge soprattutto sul piano dell'interesse per la retorica, ossia per le illimitate possibilità psicagogiche dell'arte della parola.
Filostrato definisce questa fase "Seconda Sofistica"
La Seconda Sofistica - Aspetti positivi del movimento neosofistico
Avvicina cultura egemone e culture subalterne
La Seconda Sofistica - Tra asianesimo e atticismo
La valentia del sofista risiede nella sua capacità di destreggiarsi abilmente tanto nella recitazione di orazioni scritte in precedenza e finemente cesellate, che un pubblico colto era in grado di assaporare in ogni finezza di dettaglio, quanto nell'invenzione di discorsi improvvisati, rivolti generalmente a un pubblico meno raffinato, che poteva anche suggerirne al momento gli argomenti.
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Il confronto con la Sofistica antica, che la definizione stessa di Seconda Sofistica impone, rivela peraltro in questa una sostanziale assenza di problematiche filosofiche. La Seconda Sofistica non è un movimento di pensiero; e il suo rapporto di continuità con la 'prima' Sofistica emerge soprattutto sul piano dell'interesse per la retorica, ossia per le illimitate possibilità psicagogiche dell'arte della parola.
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