Mutato il destinatario della produzione letteraria, che non è la comunità cittadina, bensì la corte o l'agiata classe media, detentrice di un adeguato livello di istruzione e dotata dei mezzi necessari all'acquisto del libro, scrittori e poeti non possono non adattarsi alla nuova situazione sociale e politica, in cui la ristretta cerchia dei συνετοί, degli «intenditori» di pindarica memoria, richiede prodotti artistici di fattura particolarmente preziosa. Soprattutto i poeti, che alla koinè continuano a preferire le lingue letterarie ereditate dalla tradizione, perseguono la ricerca di un'arte sempre più raffinata ed erudita, in cui importanza primaria assume la ricercatezza dell'elaborazione formale e la scelta di argomenti poco divulgati.
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