Alessandria - Organizzazione degli studi
A capo del Museo era un ἐπιστάτης ("sovrintendente"), che ne dirigeva l'attività con le stesse funzioni esercitate dallo scolarca nel Peripato, ma assai più prestigiosa era la carica di προστάτης ("direttore") della Biblioteca, di nomina regia, che venne ricoperta per la prima volta dal già ricordato Zenodoto e poi dai nomi più celebri della cultura alessandrina, fra cui il poeta Apollonio Rodio. Sotto la guida del prostates un gruppo di grammatici e di filologi si dedicava ad emendare ed annotare il testo delle varie opere, che venivano poi catalogate e collocate nei diversi scomparti della biblioteca in vere e proprie edizioni critiche. Di esse, grazie al paziente lavoro di trascrizione effettuato dagli scribi, potevano esistere diversi esemplari (fu appunto per conservare questi doppioni che si creò la seconda biblioteca del Serapeo) e i rotoli di papiro che le contenevano assunsero proporzioni maggiori rispetto a quelli adoperati nell'epoca precedente.
Alessandria - Vicende della Biblioteca
La Biblioteca raggiunse il suo massimo splendore verso gli inizi del I secolo a.C., quando arrivò a contenere, insieme all'altra del Serapeo, circa 700.000 volumi, ma subì un colpo irreparabile in seguito all'incendio scoppiato nel 47 a.C. durante la campagna cesariana contro Tolemeo XIII e andò poi progressivamente in rovina.
A capo del Museo era un ἐπιστάτης ("sovrintendente"), che ne dirigeva l'attività con le stesse funzioni esercitate dallo scolarca nel Peripato, ma assai più prestigiosa era la carica di προστάτης ("direttore") della Biblioteca, di nomina regia, che venne ricoperta per la prima volta dal già ricordato Zenodoto e poi dai nomi più celebri della cultura alessandrina, fra cui il poeta Apollonio Rodio. Sotto la guida del prostates un gruppo di grammatici e di filologi si dedicava ad emendare ed annotare il testo delle varie opere, che venivano poi catalogate e collocate nei diversi scomparti della biblioteca in vere e proprie edizioni critiche. Di esse, grazie al paziente lavoro di trascrizione effettuato dagli scribi, potevano esistere diversi esemplari (fu appunto per conservare questi doppioni che si creò la seconda biblioteca del Serapeo) e i rotoli di papiro che le contenevano assunsero proporzioni maggiori rispetto a quelli adoperati nell'epoca precedente.
Alessandria - Vicende della Biblioteca
La Biblioteca raggiunse il suo massimo splendore verso gli inizi del I secolo a.C., quando arrivò a contenere, insieme all'altra del Serapeo, circa 700.000 volumi, ma subì un colpo irreparabile in seguito all'incendio scoppiato nel 47 a.C. durante la campagna cesariana contro Tolemeo XIII e andò poi progressivamente in rovina.
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