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Callimaco e la poesia elegiaca - Gli Aitia

Al pari dell'Ecale, gli Aitia dovevano costituire l'esemplificazione artistica della poetica callimachea. Opera esemplare, la più significativa e originale del poeta di Cirene; e tale doveva considerarla Callimaco se, nell'edizione delle sue opere da lui stesso curata in vecchiaia, la collocò al primo posto. Destinata ad esercitare un influsso grandissimo sulla letteratura europea, era un poema formato da componimenti in metro elegiaco, suddiviso in quattro libri, di cui ci sono pervenuti solo numerosi frammenti, la cui estensione si può congetturalmente valutare a un migliaio di versi ciascuno. Si configurava come una raccolta (priva di un qualsiasi criterio ordinatore) di elegie.

Il procedimento etiologico
Quest'opera nasce da un procedimento erudito consistente nel narrare l'origine, la causa di una festa, di un rito, del nome di un luogo.
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I modi dell'aition
Gli espedienti con cui Callimaco introduce la narrazione etiologica sono i più svariati.
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Del poema ci rimangono circa 200 frammenti di varia estensione, un'ottantina dei quali di difficile collocazione nello schema complessivo dell'opera, ricostruito grazie alle διηγήσεις, cioè ai riassunti eseguiti da un grammatico del I/II secolo d.C. e contenuti in un papiro pubblicato nel 1934.

Contenuto
È sufficiente elencare solo alcuni degli argomenti trattati per rendersi conto della loro eterogeneità.
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