L'inclinazione a fondere gli elementi della tradizione con le tendenze del presente e a superare ogni schema fisso si rivela anche nell'aspetto formale dell'opera plutarchea.
Se discordi possono essere i pareri sul valore storico e filosofico-scientifico dell'opera di Plutarco, indiscutibile è la sua grandezza di scrittore ed enorme l'influsso da lui esercitato sulla cultura europea.
Nell'uso linguistico, quantunque sia vissuto nell'epoca di maggiore fortuna dell'atticismo, non ne condivide le esasperazioni arcaistiche, poco congeniali alla sua concezione di una letteratura che trasferisse i valori del passato nella concreta realtà del presente. Di conseguenze, egli adotta una lingua che è sì di tonalità alta, ma si apre anche alla koiné.
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