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Violazioni del 'codice' epico - Poesia ed immortalità

L'impiego del modulo soggettivo, presente in tutto il poema, appare particolarmente significativo nell'esordio e nella chiusa, dove il poeta afferma l'originalità della propria creazione ed esprime l'orgogliosa consapevolezza del suo destino non caduco:
Gli aedi di un tempo cantano inoltre come una nave/Argo poté costruire con i consigli di Atena./Io invece la stirpe e il nome voglio narrare/degli eroi e i lunghi viaggi marini e le gesta compiute/nel loro vagare: e mi siano le Muse ministre del canto (I, 18 ss.).
Siate propizi, o prodi, o stirpe di numi, e i miei canti/possano d'anno in anno sempre più dolci suonare/agli uomini: infatti ho raggiunto ormai la fine gloriosa/delle vostre fatiche [...] (IV, 1773 ss.).

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