Di Bione restano ancora alcuni frammenti bucolici di tradizione indiretta; non è suo l'Epitalamio di Achille e Deidamia, a lui attribuito in età umanistica. Nel frammento (circa trenta versi) vengono narrate, in una cornice bucolica, le avventure amorose dell'eroe durante il suo soggiorno a Sciro, e l'ipotesi dell'attribuzione potrebbe pure avere qualche fondamento, date alcune affinità formali con l'Epitafio di Adone; per motivi analoghi non si può escludere che appartenga a Bione anche un frammento papiraceo pubblicato nel 1932 e contenente un dialogo fra Pan e Sileno.
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