Paolo è uno scrittore singolare. Conosce con buona sicurezza la lingua greca, ne sa sfruttare le potenzialità espressive, non la inquina con semitismi e volgarismi. Ma egli ignora la misura e il rigore logico che sono un carattere proprio del modo di pensare dei Greci, e che naturalmente si riflettono anche nel loro mezzo d'espressione.
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