Già nel titolo gli Atti degli Apostoli (Πράξεις ἀποστόλων) indicano l'intenzione di offrire un'esposizione storica.
In origine il libro degli Atti degli Apostoli continuava il Vangelo di Luca; l'attribuzione dell'opera a Luca è antichissima, e nonostante le obiezioni che sono state avanzate, essa è avvalorata anche dal fatto che in entrambi gli scritti sono presenti la medesima spiritualità e lo stesso stile espressivo, che procede anche qui in maniera incisiva e sicura, senza contare che Teofilo è anche in questo caso il destinatario.
Gli Atti sono presentati dall'autore, nel prologo introduttivo (I, 1-5), come la continuazione del suo precedente logos, da identificarsi evidentemente nel terzo Vangelo, redatto in un'epoca poco precedente.
Contenuto degli Atti
Gli Atti parlano della diffusione della dottrina di Gesù e dei viaggi di Paolo di Tarso.
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In origine il libro degli Atti degli Apostoli continuava il Vangelo di Luca; l'attribuzione dell'opera a Luca è antichissima, e nonostante le obiezioni che sono state avanzate, essa è avvalorata anche dal fatto che in entrambi gli scritti sono presenti la medesima spiritualità e lo stesso stile espressivo, che procede anche qui in maniera incisiva e sicura, senza contare che Teofilo è anche in questo caso il destinatario.
Gli Atti sono presentati dall'autore, nel prologo introduttivo (I, 1-5), come la continuazione del suo precedente logos, da identificarsi evidentemente nel terzo Vangelo, redatto in un'epoca poco precedente.
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Gli Atti parlano della diffusione della dottrina di Gesù e dei viaggi di Paolo di Tarso.
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Caratteri dell'opera
Nell'opera è presente un marcato fine apologetico, evidente nei dettagliati racconti di miracolose guarigioni.
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Unica fonte dei primi avvenimenti della Chiesa
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