Alla stessa epoca di Ermesianatte appartenne Alessandro Etolo, detto così perché nativo di Pleuron, nell'Etolia. Poeta-filologo, fiorito probabilmente intorno al 280 a.C., fu un ingegno particolarmente versatile: come grammatico si occupò, con Licofrone e Zenodoto, della sistemazione dei testi della tragedia ateniese raccolti nella Biblioteca di Alessandria, e fu egli stesso autore tragico, facendo parte della cd. Pleiade. Di questo settore della sua attività resta solo un titolo, I giocatori di astragalo. Scrittore prolifico e versatile (di lui si ricordano epigrammi, epilli, mimi, ecc.), compose pure due opere in metro elegiaco, Apollo e Le Muse.
Alessandro Etolo - Stile enigmatico e allusivo
Fra gli epilli sono da annoverarsi la perduta Circe (che già gli antichi ritenevano di dubbia autenticità) e il Pescatore (di cui ci restano cinque esametri), che trattava il mito di Glauco, pastore della Beozia trasformato in divinità per aver ingerito una magica erba.
Fra gli epilli sono da annoverarsi la perduta Circe (che già gli antichi ritenevano di dubbia autenticità) e il Pescatore (di cui ci restano cinque esametri), che trattava il mito di Glauco, pastore della Beozia trasformato in divinità per aver ingerito una magica erba.
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