Agostino, uno dei maggiori esponenti della filosofia cristiana, si colloca agli albori della pedagogia.
Egli traccia il paragone tra la luce del Sole e la luce divina, che illumina l'intelletto umano e gli consente di comprendere le Idee divine in base alle quali Dio ha creato ogni cosa. Inoltre, la luce divina consente all'essere intelligente di pensare.
Dal suo De Magistro, scritto nel 389, ricaviamo interessanti spunti pedagogici di grande attualità. Nella parte finale dell'opera, egli afferma che la vera comprensione intellettuale avviene perché il discepolo fa spazio dentro di sé al proprio Maestro interiore (che Agostino identifica con Cristo) il quale, tramite l'illuminazione divina, permette la comprensione delle cose.
Attualizzando, possiamo trasporre lo stesso ruolo all'educatore, il quale deve mettere il discepolo nelle condizioni di comprendere in maniera diretta le cose, favorendone la ricerca interiore e la crescita intellettuale. Il discepolo, tuttavia, può apprendere solo facendo spazio alla conoscenza.
Nessun commento:
Posta un commento