Contemporaneo di Nicola Damasceno, Strabone nacque ad Amasea, nel Ponto, intorno al 64 a.C. da una famiglia di alto livello sociale: ciò gli consentì di ricevere un'ottima educazione culturale e di compiere numerosi viaggi a scopo di istruzione. Egli stesso enuncia i limiti estremi a cui giunse nelle quattro direzioni geografiche: dal Ponto Eusino a settentrione ai confini dell'Etiopia verso Meridione, e dall'Armenia ad oriente fino all'Etruria verso occidente (ma su tali viaggi compiuti a scopo documentario si avanzano dubbi, perché rientrano fra i dati abituali degli scrittori di questo genere). All'incirca ventenne si recò per la prima volta a Roma, dove anche successivamente soggiornò per lunghi periodi, studiando grammatica e filosofia ed entrando in contatto con alcuni tra i più importanti uomini di cultura dell'epoca, in particolare con Posidonio di Apamea. Fu tra i Greci che già al suo sorgere compresero il significato dell'impero di Roma, e seppe apprezzare i vantaggi della pax romana instaurata da Augusto e Tiberio. La frequentazione con Posidonio costituì per Strabone uno stimolo determinante sia per la sua formazione filosofica stoica sia per l'interesse nei confronti della cultura geografica, storica ed etno-antropologica intesa come insieme di conoscenze finalizzate al sapere filosofico. La sua vita si protrasse poco oltre il 20 d.C. (o nel 23 o dopo il 26).
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