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L'età greco-romana dai primi secoli al Tardo Antico - La cultura nei primi tre secoli

Nel corso dell'età ellenistica, pur nelle dimensioni cosmopolite dei nuovi assetti statali, l'egemonia culturale della Grecia non era mai stata messa in discussione. Nei regni d'Egitto e d'Oriente, in cui si accentravano ormai le sorti politiche del mondo conosciuto, dovunque sorgesse un'iniziativa di cultura, questa portava un'impronta pressoché esclusivamente ellenica; e i papiri documentari dell'Egitto tolemaico dimostrano che il greco aveva praticamente soppiantato nella pratica amministrativa la lingua locale, nonostante la sua lunga tradizione, e che esso si andava imponendo anche nell'uso privato. Anche quando Roma intraprende perentoriamente la rapida conquista del mondo mediterraneo, la sua evoluzione culturale presenta il segno dell'influenza ellenica; e a modelli greci si richiamano le prime manifestazioni della letteratura latina.

Ma rispetto alla situazione dei regni ellenistici, la cultura di Roma presenta una sostanziale differenza: essa si serve di una propria lingua; e la straordinaria intensità sia quantitativa che qualitativa della produzione letteraria in lingua latina, negli ultimi tempi della repubblica e nei primi dell'impero, finisce per conferirle una sostanziale autonomia rispetto alla tradizione greca.
La cultura nei primi tre secoli

L'età ellenistica aveva visto Alessandria sostituire Atene nell'egemonia culturale, e assistito al tramonto dei generi letterari indissolubilmente legati alla civiltà della polis, come la Commedia e la Tragedia. Nel periodo successivo, mentre tale tramonto si rivela irreversibile, si conferma questa maggior presenza delle regioni orientali (Siria ed Egitto) nella vita culturale, anche se Atene, soprattutto sotto l'impero di Adriano, vivrà una fase meno marginale di quella in cui ormai si trovava da tempo.

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