I massicci stanziamenti economici operati dai monarchi ellenistici nel campo della cultura hanno un ruolo determinante nel profondo mutamento che caratterizza la figura dell'intellettuale e la funzione stessa della cultura: se nell'ambito della polis l'uno e l'altra erano strettamente legati a finalità di carattere collettivo e sociale (si pensi solo all'organizzazione degli spettacoli teatrali), adesso il mecenatismo dei successori di Alessandro favorisce la creazione di veri e propri laboratori culturali che gravitano intorno alle corti.
Ciò rende la classe intellettuale sempre più organica al potere politico, assegnandole un ruolo primario nella fabbrica del consenso, e fa sì che la cultura, nonostante il crescente carattere enciclopedico, assuma caratteri marcatamente elitari, circoscritta com'è ai cenacoli e alle accademie create dalla volontà dei sovrani.
Nessun commento:
Posta un commento