Molto complessi sembrano essere i motivi della rivalità con Apollonio Rodio, di cui il poeta di Cirene era addirittura considerato 'maestro'. Forse alcune delle tracce della contrapposizione fra i due possono trovarsi proprio negli Aitia: nel carme sul rito sacrificale di Anafe (frr. 7-21 Pf.) il poeta tratta il tema del nostos di Giasone e dei suoi, dandone una visione in più punti diversa da quella presente nelle Argonautiche di Apollonio, e poco dopo, nell'aition riguardante l'altro rito sacrificale di Lindo (frr. 22-23 Pf.), la figura di Eracle è parsa tratteggiata in modo assai più positivo di quanto, a proposito dello stesso episodio, avviene nelle stesse Argonautiche (I, 1211 ss.).
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