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CENTRO STUDI - DOPOSCUOLA - LEZIONI PRIVATE - RECUPERO ANNI SCOLASTICI

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Docimologia

Con il termine si intende lo studio dei metodi di valutazione negli esami. Muovendo dalla preoccupazione di eliminare per quanto possibile l’elemento soggettivo nel giudizio di una prova, la d. si occupa della rilevazione degli elementi da valutare, dell’allestimento delle tecniche più idonee per accertarli, dei metodi di misurazione, tabulazione e comparazione dei risultati. 

Padre della d. è considerato H. Piéron, che la introdusse nel 1922, in Francia, insieme a H. Laugier e D. Weinberg. Da allora, ha avuto notevoli sviluppi, grazie anche all’utilizzo di metodi statistici, per quanto riguarda sia la verifica del processo didattico sia l’apprezzamento del profitto.

Oltre che degli esami veri e propri, la d. si occupa, più generalmente, di ogni procedura didattica che fa uso di determinati criteri nella valutazione dell’apprendimento, delle conoscenze o delle abilità.

Perché una prova sia affidabile, uno strumento di indagine deve possedere due fondamentali requisiti: validità e attendibilità. La prima esprime il grado di corrispondenza tra una valutazione e l'oggetto cui questa si riferisce, mentre l'attendibilità si verifica quando una prova è talmente accurata sul piano metodologico che il suo risultato rimane costante al variare dei soggetti che ripetono le misurazioni.

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