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Dante Alighieri, La vita nuova, parafrasi e note a c. di V. Contarino, Acireale 2020

 XVIII.

Con ciò sia cosa che per la vista mia molte persone avessero compreso lo secreto del mio cuore, certe donne, le quali adunate s'erano dilettandosi l'una ne la compagnia de l'altra, sapeano bene lo mio cuore, però che ciascuna di loro era stata a molte mie sconfitte; e io passando appresso di loro, sì come da la fortuna menato, fui chiamato da una di queste gentili donne.

PARAFRASI - Benché per il mio aspetto molte persone avessero compreso cosa celavo nel mio cuore, tuttavia solo certe donne, le quali si erano riunite prendendo piacere l'una della compagnia dell'altra, conoscevano bene il mio cuore, poiché ciascuna di loro era stata presente a molte situazioni in cui mi ero tradito; ed io, passando vicino a loro, come condotto dalla sorte, fui chiamato da una di queste donne gentili.

NOTE - In D. la locuzione congiuntiva "con ciò sia cosa che" ha valore comunemente causale, mentre solo eccezionalmente riveste, come in questo caso, valore concessivo. Qui si sottintende anche un correlazione con un "tuttavia solo" che precederebbe "certe donne".

La donna che m'avea chiamato era donna di molto leggiadro parlare; sì che quand'io fui giunto dinanzi da loro, e vidi bene che la mia gentilissima donna non era con esse, rassicurandomi le salutai, e domandai che piacesse loro.

PARAFRASI - La donna che mi aveva chiamato era capace di parlare in modo molto elegante; cosicché non appena giunsi davanti a loro, e mi assicurai che Beatrice non era con loro, prendendo sicurezza le salutai e domandai loro cosa desiderassero.

NOTE - Ricordiamo che Beatrice gli trasmette insicurezza in quanto la sua presenza turberebbe l'animo di Dante. 

Le donne erano molte, tra le quali n'avea certe che si rideano tra loro; altre v'erano che mi guardavano aspettando che io dovessi dire; altre v'erano che parlavano tra loro.

De le quali una, volgendo li suoi occhi verso me e chiamandomi per nome, disse queste parole: "A che fine ami tu questa tua donna, poi che tu non puoi sostenere la sua presenza? Dilloci, ché certo lo fine di cotale amore conviene che sia novissimo".

E poi che m'ebbe dette queste parole, non solamente ella, ma tutte l'altre cominciaro ad attendere in vista la mia risponsione.

Allora dissi queste parole loro: "Madonne, lo fine del mio amore fue già lo saluto di questa donna, forse di cui voi intendete, e in quello dimorava la beatitudine, ché era fine di tutti li miei desiderii. Ma poi che le piacque di negarlo a me, lo mio segnore Amore, la sua merzede, ha posto tutta la mia beatitudine in quello che non mi puote venire meno".

PARAFRASI - Allora dissi loro queste parole: "Donne, il fine del mio amore è già soltanto il saluto di questa donna alla quale, forse, voi alludete, e in quello risiede la mia beatitudine, che è lo scopo di tutti i miei desideri". Ma poiché lei decise di negarmelo, Amore, per sua grazia, ha posto tutta la mia beatitudine in ciò che non può venirmi meno"

Allora queste donne cominciaro a parlare tra loro; e sì come talora vedemo cadere l'acqua mischiata di bella neve, così mi parea udire le loro parole uscire mischiare di sospiri.

E poi che alquanto ebbero parlato tra loro, anche mi disse questa donna che m'avea prima parlato, queste parole: "Noi ti preghiamo che tu ne dichi ove sta questa tua beatitudine".

Ed io, rispondendo lei, dissi cotanto: "In quelle parole che lodano la donna mia".

Allora mi rispuose questa che mi parlava: "Se tu ne dicessi vero, quelle parole che tu n'hai dette in notificando la tua condizione, avrestù operate con altro intendimento".

Onde io, pensando a queste parole, quasi vergognoso mi partio da loro, e venia dicendo fra me medesimo: "Poi che è tanta beatitudine in quelle parole che lodano la donna mia, perché altro parlare è stato lo mio?".

E però propuosi di prendere per matera de lo mio parlare sempre mai quello che fosse loda di questa gentilissima; e pensando molto a ciò, pareami avere impresa troppo alta matera quanto a me, sì che non ardia di cominciare; e così dimorai alquanti dì con disiderio di dire e con paura di cominciare.

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