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Secondo B. (2007), la messa a punto di una competenza valutativa-docimologica implica, da parte dell'insegnante, un bagaglio esperienziale che comprende tre diversi campi:

  • teorico-riflessivo
  • pratico-operativo
  • informatico-tecnologico
Assumendo l'indagine IARD (Identificazione e Assistenza Ragazzi Dotati, è un ente attivo nel campo della ricerca sociologica, finalizzata all'individuazione e allo studio dei processi culturali, educativi e formativi, con un approccio metodologico e trasversale rispetto alle scienze sociali. L'istituto è attivo dal 1961 ed è noto per pubblicare, ogni 4 anni, un Rapporto sulla Condizione Giovanile Italiana.) come quadro di riferimento sulle condizioni di vita e di lavoro nella scuola italiana, B. precisa che fra gli strumenti tradizionali di valutazione la più praticata dagli insegnanti è la prova scritta.

Una verifica consiste nel "predisporre una situazione artificiale in cui l'allievo viene sollecitato, attraverso uno stimolo esterno, a manifestare il proprio livello di apprendimento". A seconda dello stimolo e della risposta è possibile distinguere le prove in tradizionali, strutturate, semistrutturate. Ciascuna di esse presuppone una determinata modalità di correzione e precipui criteri valutativi. (2007).

Le prove tradizionali sono a stimolo aperto e risposta aperta. A differenza delle altre, non garantiscono precisione valutativa e pertanto è necessario stabilire per il loro utilizzo dei criteri-guida e delle griglie valutative, che devono essere note a entrambi i soggetti coinvolti, valutatori ed evaluandi.

Le prove strutturate o oggettive sono a stimolo chiuso e risposta chiusa. Esse si presentano come un insieme di stimoli strutturati a quesiti a soluzione predefinita che pongono l'allievo di fronte ad un'attività di soluzione di un problema o problem solving (2007). Un quesito può essere dicotomico (prevede due risposte) o politomico (prevede più di due risposte).
La costruzione delle prove oggettive di profitto avviene attraverso i seguenti passaggi:
  • individuazione della tipologia di quesito
  • controllo dell'esatta formulazione del quesito
  • controllo della chiarezza del contenuto della domanda
  • strutturazione delle risposte
  • controllo dell'univocità delle risposte
  • controllo della forma, plausibilità e coerenza dei distrattori
  • accertamento della indipendenza dei quesiti della prova
  • soluzione predefinita
I quesiti da utilizzare sono riconducibili a cinque tipi:
  • vero-falso: sono più adatti a saggiare la padronanza verbale da parte dello studente attraverso il riconoscimento della verità o falsità di enunciati linguistici (2007);
  • a scelta multipla;
  • a completamento;
  • a corrispondenza;
  • di riordinamento: "il riordinamento permette di accertare la memorizzazione ma anche la contestualizzazione di elementi all'interno di sequenze storico-cronologiche (sequenze di date), logico-linguistiche (ordinamenti sintattici, definizioni, enunciati), logico-procedurali (sequenze di fasi, livelli, dimensioni)"(2007).
Per la valutazione di una prova oggettiva è possibile utilizzare tre criteri:
  • valutazione criteriale: viene comparata la preparazione dell'allievo con quella attesa;
  • valutazione normativa: viene comparata la preparazione dell'allievo con quella di un gruppo di riferimento;
  • valutazione di progresso: viene comparato il rendimento di un allievo con le sue prestazioni precedenti.
Le prove semistrutturate hanno stimolo chiuso e risposta aperta, sebbene questa sia limitata da vincoli prescrittivi (numero di righe consentite, qualità e quantità dei dati informativi) che permettono di stabilire con precisione dei criteri di correzione. Esse richiedono all'allievo di utilizzare, nel formulare la risposta, le sue capacità di analisi, sintesi e valutazione, che rappresentano gli obiettivi più alti della scala tassonomica di Bloom.
Tra le prove semistrutturate possiamo collocare:
  • domande strutturate: la chiarezza e l'immediata comprensione delle domande indurrà gli allievi a formulare risposte altrettanto essenziali, sintetiche e puntuali;
  • saggi brevi: indicano una ricerca o un'indagine scritta su un particolare problema, evento, personaggio;
  • riassunti: ne fanno parte la quarta di copertina, la nota riassuntiva, la sintesi di un dossier, il resoconto, l'abstract.
  • rapporti di ricerca: resoconti di tutte le fasi più importanti di un lavoro svolto da solo o in équipe;
  • colloquio strutturato: l'insegnante stabilisce gli obiettivi che intende verificare;
  • colloquio libero o semistrutturato: consiste in un libero scambio su determinate questioni;
  • riflessione parlata: volta a conoscere le modalità di ragionamento che l'alunno impiega per risolvere un qualsiasi problema.

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