Guerra Fredda

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La Guerra Fredda è una situazione di tensione che si instaura tra le due grandi potenze vincitrici della Seconda Guerra Mondiale, ovvero Russia e Stati Uniti. Si protrae per cinquant'anni, fino agli anni '90.

È una tensione ideologica, politica ed economica tra Unione Sovietica comunista e statalista e Stati Uniti democratici e liberalisti.

In questa fase, nel 1949, nasce la NATO, alleanza militare costituita dal cd. blocco atlantico (stati occidentali). Il blocco sovietico, invece, è costituito dagli stati orientali riuntiti nel Patto di Varsavia.

Ciascuno dei due blocchi cercava di fagocitare gli altri stati, generando così la tensione della guerra fredda a livello mondiale.

Testimonianza è stata proprio il blocco di Berlino (muro di B.), che divideva la città, e l'intero Paese in un'area appartenente al blocco sovietico (Berlino Est) e un'area appartenente al blocco atlantico (Berlino Ovest).

Queste tensioni hanno portato alla corsa agli armamenti, cioè a dotarsi di armi nucleari, creando il famoso equilibrio del terrore.

Altro momento di tensione all'interno della guerra fredda è quello legato a Fidel Castro, nel 1960, quando furono installati dall'Unione Sovietica i missili a Cuba così da creare tensioni in America. 

Negli anni '80, invece, in seguito ad un'esercitazione della NATO in Europa, si temette che i Sovietici fossero attaccati e quindi si rischiò una reazione.

A sedare la situazione intervenne, infine, Gorbachev, che instaurò un rapporto con gli Stati Uniti di Reagan e distese gli animi.

Dopo la caduta del muro di Berlino nel 1989 e con l'indipendenza degli Stati che componevano l'URSS, nel 1991, si considera conclusa la Guerra Fredda, con la vittoria degli Stati Uniti perché era riuscita a far prevalere il liberalismo sullo statalismo dell'Unione Sovietica.