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Plutarco

Questo argomento può essere approfondito all'interno delle nostre lezioni.
16.3.1 PLUTARCO
LA PERSONALITà - Nell'età imperiale i professionisti della cultura greca, i nuovi Sofisti, sono uomini di successo. Viaggiano, si presentano come conferenzieri davanti a pubblici in devota ammirazione, collavorano con il potere di Roma e contribuiscono all'imporsi della sua ideologia.
16.3.2 LA VITA E LE OPERE DI PLUTARCO
A parte una scarna notizia fornita dal lessico Suda e qualche accenno contenuto in altre fonti, tutto ciò che sappiamo della vita di Plutarco può ricavarsi da riferimenti interni alla sua opera. Ricorda di essere stato allievo del platonico Ammonio quando Nerone soggiornò in Grecia (66/67 d.C.): nascita da collocare poco prima del 50 d.C.
Sempre dalla sua opera: vita familiare funestata da immatura morte dei cinque figli avuti dalla moglie Teossena.
Rimane la maggior parte della vita a Cheronea: diceva con ironia che non voleva renderla più piccola con la sua assenza. Ma compie diversi viaggi in Grecia e in altre parti dell'Impero.
Viaggi: ad Atene: riceve cittadinanza onoraria; a Sparta; in diverse città elleniche; Alessandria; forse in Asia; Italia: soggiorna a Roma ma non apprende bene la lingua latina a causa di numerosi impegni politici e culturali (Vita di Demostene, 2, 2). Diventa cittadino romano con nomen di Mestrio. Mestrio Floro era suo amico. Traiano gli conferisce la dignità consolare. Adriano quella di legatus in Grecia. Notizie su carriera imperiale si ricavano da fonti epigrafiche, da Eusebio, e dal lessico Suda. Le uniche che non provengono dall'autore. Importante: Plutarco è fedele suddito di Roma ma sente troppo la fierezza dell'essere greco e per questo non si vanta di cariche esercitate in nome del potere romano. Elenca invece quelle rivestite in patria: a Cheronea fu arconte eponimo, sovrintendente all'edilizia pubblica, telearco (sorta di funzionario di polizia). Fu sacerdote delfico per almeno vent'anni insieme ad altro collega: incise profondamente sulla sua spiritualità.
Data di morte: controversa ma probabilmente in età avanzata. Eusebio: t.p.q.: 119. Pare sia avvenuta appena qualche anno dopo tale termine. Altri spostano la data al 125 o al 127.
Plutarco nacque a Cheronea in Beozia intorno al 47 d.C., da una famiglia agiata e di buone tradizioni culturali.
16.3.3 LE VITE PARALLELE
LA STRUTTURA A COPPIE: OBIETTIVI E LIMITI - Le Vite parallele devono il loro titolo al singolare schema compositivo adottato da Plutarco per quest'opera. Essa, infatti risulta formata da ventidue coppie di biografia, in ciascuna delle quali sono accostati un personaggio della storia greca e uno di quella romana: e alla fine della coppia un confronto (σύγκρισις) tenta di rendere esplicita la ragione del parallelo.
16.3.4 I MORALIA
La seconda grande sezione dell'opera di Plutarco è costituita da un'ottantina di scritti, affatto eterogenei sia per tematica che per intonazione e altrettanto differenti nelle proporzioni, i quali per consuetudine ormai remota vengono raccolti e designati con il comune titolo latino di Moralia. Si tratta invero di una denominazione tanto convenzionale quanto impropria, poiché la gamma degli argomenti si estende ben oltre la categoria del 'morale'.
16.3.5 PLUTARCO SCRITTORE
L'inclinazione a fondere gli elementi della tradizione con le tendenze del presente e a superare ogni schema fisso si rivela anche nell'aspetto formale dell'opera plutarchea.

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